
Emergenza Ucraina
A seguito dell’emergenza determinata dall’invasione russa dell’Ucraina e del conseguente afflusso di profughi in fuga dalle zone di guerra, il Consiglio UE ha deciso di attivare per la prima volta le tutele previste dalla Direttiva n. 55/2001, che consentono il riconoscimento di una protezione temporanea per chi accede al territorio dell’Unione Europea.
Per quanto riguarda il nostro Paese, nelle more dell’adozione di un DPCM che disciplini compiutamente il permesso di protezione temporanea connesso a questa specifica emergenza, per chi sia fuggito dall’Ucraina dopo lo scoppio delle ostilità è già possibile presentare richiesta di permesso di soggiorno per protezione temporanea: la presentazione di questa domanda, attestata dalla ricevuta rilasciata dalla Questura, sarà sufficiente per accedere a servizi quali l’assistenza sanitaria e l’istruzione.
La presentazione della domanda consente inoltre ai cittadini Ucraini di svolgere attività lavorativa, sia autonoma che subordinata: essi potranno, quindi, essere regolarmente assunti tramite le ordinarie tipologie contrattuali previste dal nostro ordinamento.
Inoltre, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha dato istruzioni alle sue sedi periferiche affinché sia data priorità a quelle presentate dai cittadini ucraini nell’esame delle domande di emersione dal lavoro nero ai sensi del D.L. n. 34/2020, per poter facilitare i ricongiungimenti familiari e la mobilità territoriale di questi lavoratori.